Comune di Mirano - Venezia
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Mira, Villa Contarini dei Leoni

La villa, ubicata sulla riva sinistra del fiume Brenta è stata costruita su commissione di Francesco Contarini, Procuratore di S. Marco, nel 1558. Le incisioni settecentesche riproducono l'immagine della villa qunado diviene proprietà della famiglia Pisani che non ha portato a sostanziali modifiche architettoniche all'edificio, provvedendo invece ad affrescare da Giambattista Tiepolo il soffitto e due pareti del salone centrale del piano terra. Gli affreschi del Tiepolo (L'arrivo di Enrico III e del suo seguito, La Fama che annuncia la visita del Re, Gli spettatori al balcone) sono stati strappati e trasferiti in un palazzo di Parigi, divenuto il Museo Jacquemart-André dove sono a tutt'oggi custoditi.


La Fama annuncia agli abitanti della villa l'arrivo dell'ospite
Affresco, cm 330 x 740 circa
Gli affreschi che decoravano il soffito e due pareti contrapposte del salone di villa Contarini sono stati eseguiti tra il 1745 e il 1750 da Giambattista Tiepolo, probabilmente aiutato dal figlio Giandomenico, e da Gerolamo Mengozzi deto il Colonna, cui si devono le quadrature, cioè le finte architetture dipinte che compartivano il salone e incorniciavano le scene. Ne La Fama annuncia agli abitanti della villa l'arrivo dell'ospite si rievoca l'evento avvenuto quasi due secoli prima, che ha dato lustro all'edificio: la visita di Enrico III re di Francia durante il suo viaggio dalla Polonia a Parigi. Su una parete Giambattista Tiepolo ha raffigurato, come in un proscenio, sullo sfondo del Brenta, l'arrivo del sovrano accompagnato dalla sua corte e accolto dai padroni di casa, tema che permette lo sfoggio di un ricco repertorio di personaggi e comparse in una commistione di costumi cinquecenteschi e contemporanei.

Strà, Villa Pisani

La costruzione della villa, posta sulla riva sinistra del fiume Brenta di fronte a S. Pietro di Strà, ha inizio nel 1720 su progetto dell'architetto Gerolamo Frigimelica per conto dei nobili veneziani Alvise e Almorò Pisani. Fino al 1728 i lavori interessarono principalmente l'area del parco con la costruzione delle scuderie mentre il corpo principale viene ultimato solo alcuni anni più tardi (1740) con l'intervento di un altro architetto, Francesco Maria Preti, subito dopo l'elezione a doge di Alvise Pisani. Il complesso diventa dunque simbolo dell'ascesa al potere della della famiglia Pisani. Nel corso dei secoli, numerosi personaggi abitano e soggiornano nelle stanze della villa tra i quali si ricordano Napoleone e Francesco I d'Austria. Nel 1866 la villa diviene proprietà dei Savoia, re d'Italia, che vent'anni dopo la cedono alla Stato.


Apoteosi della famiglia Pisani
Affresco, cm 2335 x 1350 circa
Gli affreschi del salone da ballo, ultima fatica di Giambattista Tiepolo prima della sua partenza per Madrid alla corte di Carlo III, rappresentano il momento più alto della decorazione del grandioso edificio. Il Tiepolo si avvalse della collaborazione del quadraturista Pietro Visconti per l'ideazione e la realizzazione delle architetture dipinte, e del figlio Giandomenico e di Jacopo Guarana cui affido le figurazioni pittoriche delle pareti, riservandosi a sè la grandiosa scena del soffitto. La complessa composizione del soffitto celebra la gloria della famiglio pisani, riunendo assieme le più varie figurazioni allegoriche e rappresentando insolitamente tra le apparizioni celesti anche dei membri viventi della famiglia. Il significato globale dell'apotesi dei Pisani si può riassumere nell'esaltazione dell'esercizio delle Virtù e delle Arti in tempo di pace, di cui la Fama dà notizia alle quattro parti del mondo mettendo in fuga la Guerra e il Vizio. L'opera vede dispiegata tutta la capacità creativa dell'artista che si esprime negli elementi compositivi e cromatici e illusionistici, unificati nell'apparente facilità e naturalezza dell'esito pittorico dell'affresco. Grazie alle notevoli dimensioni del soffitto da affrescare, il Tiepolo può riunire è disporre in modo vario, nella spaziosità del cielo luminoso, tutto il repertorio della sua pittura: dalle suntuose figure femminili, alle scene di battaglia, dall'armonia dell'idillio campestre all'acutezza e immediatezza del ritratto.
Mirano

Chiesa Parrocchiale
Zianigo

Villa Tiepolo
Zianigo

Chiesa Parrocchiale
Zianigo

Villa Angeloni
Scaltenigo

Chiesa Parrocchiale
Mira e Stra'

Villa Contarini
Villa Pisani

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