Comune di Mirano - Venezia
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La Chiesa Parrocchiale di Zianigo

Costruita alla fine del 1440, la chiesa dedicata alla Natività di Maria deve il suo aspetto attuale ad una radicale trasformazione realizzata nel XVIII secolo, a cui è seguito, alla fine del 1800, un ulteriore cambiamento dovuto ad un ampliamento.
All'interno della chiesa, sulla parte sinistra del transetto, è collocata la pala d'altare dove sono raffigurati S. Francesco di Paola e altri santi , opera dipintanel 1778 da Giandomenico Tiepolo che, nell'anno successivo ha decorato il soffitto della chiesa con l'affresco racchiuso entro cornice a stucco e raffigurante la natività di Maria, oggetto di diversi interventi di restauro. Accanto a queste opere sicuramente di Giandomenico Tiepolo, nella chiesa è possibile ammirare un piccolo dipinto raffigurante La Madonna con il Bambino che appare a S. Antonio, la cui attribuzione all'artista rimane fonte di discussione. Altri lavori del pittore veneziano dovevano ornare la chiesa, purtroppo dispersi durante la ristrutturazione del 1800.

San Francesco di Paola e altri Santi

La pala raffigura un gruppo di santi disposti sullo sfondo di archittetture di stile cinquecentesco. In posizione predominante in piedi sulle nuvole, è San Francesco di Paola sorretto da un angelo e, ai suoi piedi scalati su due differenti piani prospettici si riconoscono altri quattro santi. In primo piano, inginocchiati, San Giovanni Nepulocemo a sinistra e a destra San Vincenzo Ferreri, mentre in posizione arreatrata si trovano Sant'Antonio da Padova con il Bambino Gesù tra le braccia, e a destra un altro santo, inginocchiato, giovane d'aspetto, vestito con i paramenti sacerdotali e con crocifisso nella mano protesa. Le due figure in primo piano poggiano sull'estreita di un gradino che, con il successivo, collega il piano dell'immagine sacra con quello di chi osserva, raccordando lo spazio illusorio del dipinto a quello reale della chiesa, accorgimento usuale nei dipinti dei Tiepolo.
La pala, databile al 1778, è un esempio dello stile di Giandomenico nel periodo successivo alla morte del padre al suo ritorno dalla Spagna, quando, per assolvere a commizioni di carattere religioso e celebrativo, il pittore si serve di spunti compositivi tratti dal repertorio paterno (le figure di San Francesco di Paola e di San Giovanni Nepulocemo). Il ricorso a modelli preesitenti comporta, in questo caso, l'assenza di coordinazione delle figure e la conseguente debolezza dell'intera composizione., cui non giova l'incombente colonnato classicheggiante sulla sinistra e la ripetitività delle fisionomie, Tipica di questo momento stilistico di Giandomenico è anche la scelta cromatica, tenuta su una gamma di colori tenui e freddi.
Giandomenico Tiepolo
S. Francesco e altri Santi
Olio su tela, centinata, cm. 370 x 180


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