Chiesa Parrocchiale di Mirano
dedicata a S. Leopoldo Mandiç
via Wolf Ferrari n. 39/A tel. 041 433345
Sito internet: www.sanleopoldomirano.altervista.org/
La chiesa di S. Leopoldo è una costruzione molto recente, nata dalla suddivisione della parrocchia di S. Michele Arcangelo, divenuta nel corso degli anni molto numerosa.
La posa della prima pietra avvenne nel 1990 e l’8 dicembre 1993, terminato il blocco centrale, ebbe luogo la consacrazione della chiesa. Soltanto nel 2007 però, con la costruzione del chiosco e delle aule per catechismo e convegni, è stato completato il complesso parrocchiale.
Il progetto è dell’ architetto frate francescano Padre Angelo Polesello, autore di molti progetti di edifici sacri sorti in Italia e all’estero, il quale lo ha improntato, secondo il suo spirito e a quello del santo a cui la chiesa è dedicata, alla semplicità delle antiche chiese francescane.
L’edificio è lineare, ma ricco di simbolismi. “Il segno- simbolo – diceva P. Polesello – ha più significati ed è meglio compreso di un semplice ragionamento”. La forma a capanna della facciata della chiesa si rifà alla casa di Nazaret, all’interno la navata si allarga verso l’ingresso per accogliere i fedeli e si restringe verso il presbiterio per avvicinare l’assemblea all’altare. Le pareti laterali sono scandite in sette sezioni a ricordo dei sette sacramenti, come pure i vari colori che filtrano dalle vetrate sono in rapporto all’azione dei sacramenti stessi.
L’arredo è semplice, vi predomina il legno; una nota importante è data dai blocchi di marmo di Carrara, che con il loro nitore fanno emergere i tre poli della celebrazione: l’altare, l’ambone, la sede del celebrante, che si ergono dal pavimento rosso della pietra d’Asolo, simboli dell’umanità che, attraverso il sacrificio di Cristo, si eleva dal peccato.
Il portico, che ricorda i chiostri del convento dei frati cappuccini di Padova, dove visse S. Leopoldo, non è chiuso, ma aperto ai fedeli secondo l’intima natura della spiritualità francescana.
Opere di artisti locali ornano con sobria eleganza l’essenzialità delle linee architettoniche della chiesa e della cappella.