Marco Tagliaro e Mirano. Un Pittore e la sua Città

26 marzo – 1 maggio 2017

Locandina mostra "Marco Tagliaro e Mirano"

Villa e Barchessa Giustinian Morosini “XXV Aprile”
Via Mariutto, 1 - Mirano (Venezia)
(come arrivare)

Mostra antologica di pittura

Catalogo a cura di Gianna Marcato

 

Apertura: - fino al 31 marzo 10:30-12:30 e 15.00-17.30
- dal 1° aprile 10:30-12:30 e 15:00-18:30
Tutti i giorni, festivi inclusi – chiuso martedì

Informazioni: tel. 041.5798313, cell. 340.22606413

Ingresso libero

Inaugurazione sabato 25 marzo 2017, ore 17.30 (scarica l'invito)

 

La Sindaca Maria Rosa Pavanello inaugurerà alle ore 17.30 di sabato 25 marzo la mostra “Marco Tagliaro e Mirano. Un Pittore e la sua Città”, nella Villa e Barchessa Giustinian Morosini “XXV Aprile”: nessuna miglior occasione di questa per festeggiare il ritrovato splendore della secentesca villa appena restaurata, di questo edificio tanto significativo per la storia e la cultura del paese.
La mostra, che si concluderà il primo maggio e che sarà visitabile tutti i giorni, tranne il martedì, si articola in due diversi spazi espositivi.

La Barchessa presenterà una sintesi del lungo percorso pittorico di Marco, consentendo al visitatore di confrontarsi con opere che vanno dagli anni giovanili di un pittore pieno di estro, di entusiasmo e di voglia di ricerca, agli anni di una maturità rigogliosa, segnata dalla forza della Raccolta delle mele, de Il mare di spalle, e ancora piena di progetti. Sarà affascinante vedere allinearsi lungo le pareti il pluridecennale risultato di esperienze che hanno portato Tagliaro, tenacemente fedele alla scelta di restare un pittore en plein air, a percorrere col suo cavalletto, i suoi pennelli, le diverse materialità dei suoi colori, complessi itinerari artistici: da Venezia, a Cefalù, ad Alicudi, a Molfetta, da Damnoen Saduak, in Tailandia, a Regensburg in Germania, a Praga, pronto a cogliere la magia dell’incontro tra la luce e gli oggetti, attento alla poesia delle piccole cose, all’ambiente, alla cultura di quanti nel suo peregrinare incontrava, delle persone con cui, con l’animo di un cosmopolita, al di là delle differenze di lingua, intesseva feconde relazioni. La profondità di questi legami sarà segnata, al momento dell’inaugurazione, dalla presenza di rappresentanti di quei mondi che, nei lavori esposti, trovano una loro pittorica assolutizzazione. Ma alla sua terra d’origine Marco continuamente ritorna. Ritorna nella sua Combai, non lontana dal paesaggio incantato della giovanile Valsana; come i pittori itineranti di un tempo, percorre il Veneto, di città in città, immortalando scorci, porticati, mura segnate dalle dita del tempo e dalla rivincita degli arbusti sui manufatti dell’uomo, intrichi di rami e di ville a Maser, Cittadella, Cornuda, Follina, Feltre, Bassano, Noale, Pieve di Soligo. E a Mirano.

A Mirano è totalmente dedicato lo spazio espositivo del primo piano di Villa Giustinian Morosini. Perché è soprattutto a Mirano, nella culla dei suoi primi affetti, che, in un continuo omerico nostos, Tagliaro fa ritorno. Affiora così la narrazione di una personale storia pittorica, fatta di tappe diverse, tutte interessanti, legate tra loro dal filo della continuità, pur nel differenziarsi delle scelte espressive; ma anche la narrazione della storia di un paese e della sua varia umanità, sullo sfondo di una piazza e sullo scenario di orti, giardini, parchi, che, nello scorrere degli anni, hanno mutato di molto la loro fisionomia. Tanto che, nell’ultimo omaggio al suo paese un tempo racchiuso da una intatta cintura di verde, Marco ha dovuto cercare rifugio in alcuni angoli, custoditi dall’ombra di antiche magnolie, da intrichi di rami, per finire nel simbolico annoso ceppo, ultima eloquente memoria di un antico albero, nel parco di villa Tessier.
Presenta la mostra, e il catalogo che la illustra, Gianna Marcato, che, prendendo spunto dalla sua professionalità di linguista, commenta e svela il mondo di quei segni pittorici che fanno di Marco un pittore singolare nella sua grandezza d’artista.

Sabato 8 aprile alle ore 17.00, nella sede della mostra, si svolgerà l’incontro “Oltre la tela” con Gianna Marcato e l’autore.

La mostra è patrocinata dai Comuni di Cittadella, Lipari e Miane, dalla Pro Loco di Combai, dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche, dall’Istituto Italiano di Cultura di Praga e da Amper Damnoen Saduak – Tailandia.

Note biografiche
Marco Tagliaro nasce a Mirano nel 1942. Ha studiato all'Istituto d'Arte di Venezia. Vive da molti anni a Combai, sulle colline trevigiane, luogo ideale per godere del rapporto diretto con la natura, per lui irrinunciabile fonte di ispirazione. Altro luogo preferito è Alicudi, nelle Eolie, dove dominano il silenzio e l'occulta forza vulcanica dell'isola. Poi viene Damnoensaduak, in Tailandia, a cui lo lega l'essenzialità di quella primigenia dimensione umana che gli interessa conoscere. Mirano resta centrale nella sua esperienza come luogo di ritorno, di confronto e di stimolo.
Ora Tagliaro torna ad esporre nella città natale per la terza volta dopo le personali del 1994 e del 2006.

 

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