PAESAGGI TRA OMBRA E SOLE
Emma Ciardi , pittrice veneziana tra '800 e '900
Ancora
una volta la Barchessa di Villa Morosini XXV Aprile ospita una mostra
che osa indagare e mettere in luce uno scorcio di arte italiana che, riteniamo,
offra più motivi di riflessione. L'abbiamo già fatto con Bernardo Bellotto,
di cui per la prima volta si è esposta l'intera opera incisoria, poi con
la Mostra sull'arte nella Civiltà di Villa, poi ancora con le due edizioni
della Biennale dell'incisione Italiana Contemporanea, ma la mostra che
vogliamo inaugurare il 12 aprile, riveste per l'Assessorato alla Cultura
e allle Pari Opportunità del Comune di Mirano un significato particolare.
Emma Ciardi non era solo una fine artista di cui giustamente si vuole
esplorare talento e opera, ma era prima di tutto una donna.
Una donna vissuta a cavallo tra ottocento e novecento, che ha dedicato
e speso la sua vita in una produzione artistica varia e articolata in
più periodi, cimentandosi tra l' altro anche nella fotografia, e che tuttavia
ha visto sempre il suo nome un po', oseremmo dire, oscurato dalla presenza
di altri insigni artisti in famiglia: il padre Guglielmo, il più citato,
che aveva studiato all'Accademia di Venezia col Moia e col Bresolin, e
il fratello Beppe. Tuttavia questo rimanere un po' nell'ombra è un destino
comune a tante donne del passato, artiste, musiciste, scienziate, poetesse…
ed è proprio per questo che questa mostra ha anche il valore di restituire
al panorama veneziano, veneto ma anche internazionale una presenza densa
di identità e significati che trascendono il puro avvenimento artistico.
E' un compito arduo, ma ricco di fascino, restituire alle pagine della
storia, anche la storia dell'arte, gli individui, uomini e donne, la cui
traccia, riscoperta, può donare ricchezza di dettagli alla nostra identità.
Una identità, in questo caso, che si connota come veneta e tuttavia italiana,
europea e persino mondiale, visto le frequentazioni di Emma con Venezia,
Refrontolo, Quinto di Treviso ma anche Londra, il Kent, New York…e visto
che sapeva parlare, la Ciardi, in inglese come in veneziano… un personaggio
ricco, dunque, già proiettato verso la modernità ed allo stesso tempo
legato, per suggestioni e gusti, al secolo precedente, al grande settecento
veneziano. Con questa esposizione, chiudiamo dunque il ricco marzo-donna miranese,
che ha visto quest'anno protagonista le donne del mondo, con i loro saperi,
i loro bisogni, le loro storie. Dalle donne di Ruzante, alle donne del
Marocco, venute personalmente a testimoniare la loro vita, a Emma Ciardi,
singolare pittrice locale e internazionale.
L'Assessora Alla Cultura e Alle Pari Opportunità Luciana Mion