LE VILLE E I PARCHI COMUNALI DI MIRANO
di Marina Stefani Mantovanelli
Frutto di lunghe ricerche d'archivio ma proiettato nell'attualità
più coinvolgente; attento al particolare (architettonico, pittorico etc.)
ma sempre sul punto di immergerlo in una realtà artistica e culturale più
ampia: il libro di Marina Mantovanelli tende ad assumere i singoli dati
documentari, le singole acquisizioni critiche in una prospettiva orientata
a una più generale definizione della civiltà veneta, nei suoi aspetti spesso
inediti. "L'immagine archivistica"- osserva Paolo Preto nella Prefazione storica - "ha portato alla Stefani molte piacevoli sorprese" e nuova luce viene proiettata "su molti artisti attivi a Mirano: notizie sull'attività dei pittori Andrea Celesti, Costantino Cedini, Vincenzo Chilone e degli architetti Francesco Lazzari, Giuseppe Jappelli e Antonio Caregaro Negrin, e sul vivace concorso di idee alla realizzazione degli splendidi giardini miranesi".
Ville e parchi che, come osserva il Semenzato nella sua Prefazione storico-artistica, rilevando implicitamente l'attualità di questa ricerca, "ancora oggi determinano la qualità di questo territorio": espressione di "un modello di vita, in senso non semplicemente economico, che doveva costituire un filo conduttore nelle tradizioni di questo paese, fino a determinare molti aspetti del suo volto attuale". Riconoscere questo filo, ininterrotto per secoli, è stato il compito affascinante perseguito con tenacia dall'Autrice.