CONTADINI 'SO DAI PONTI
MIRANO NEL SUO DIALETTO
a cura di Gianna Marcato, Flavia Ursini
Questo lavoro nasce osservando Mirano e il suo modo
di parlare. La lingua diventa una pista che si lascia percorrere in più
direzioni, portandoci a leggere, se non la sradichiamo dal tessuto in cui
vive, la realtà sociale del paese, i lineamenti culturali che ne tracciano
la storia. Chiudere in un libro tante parole vive non è facile.
Il dialetto è la lingua di una cultura orale e, per vivere ha bisogno del rapporto faccia a faccia, del contratto diretto, del gruppo. Per questo è sempre un rischio fissare sulla carta le sue frasi, perché si potrebbe finire per non conoscerle più; tuttavia le autrici hanno voluto correre questo rischio, per sottolineare la carica culturale che il dialetto esprime, e che è qualcosa di ben diverso dal triste folclore, esterno ed artefatto, che spesso piace far passare per cultura popolare.
"Questa Amministrazione ritiene necessaria una riedizione del saggio "Contadini 'so dai ponti" nella convinzione che conservare il dialetto di una comunità à opera meritoria per molteplici aspetti: assegna lo Statuto di Lingua ad uno strumento di comunicazione vivo, erroneamente ritenuto inferiore, marginale, desueto; fissa, attraverso la documentazione scritta, fatti, personaggi, esperienze individuali per consegnare alla memoria collettiva e trasformarli da cronaca in storia; preserva l'oggetto di studio dialettologico in un momento in cui anche le lingue nazionali rischiano di venire superate a travolte dai sovralinguaggi e dalle reti internazionali; consente "una sorta di dialogo interno alla comunità" per il rapporto vivo tra chi ha raccolto e trascritto a chi leggerà. Alle autrici di tanta fatica e tanta passione un grazie sentito dalla città di Mirano per questa "lingua salvata"." (Renata Cibin - Assessore alla Cultura)