Luigi Baldan presenta il libro “Lotta per sopravvivere”

Notizia del 21.01.2008

Il programma per la Giornata della Memoria 2008, promosso dal Comune di Mirano attraverso l’Assessorato alla Biblioteca, Pubblica Istruzione e Pace e la Biblioteca Comunale, prosegue venerdì 8 febbraio 2008 con la testimonianza di Luigi Baldan, miranese, classe 1917, ex Internato Militare Italiano nei lager nazisti, protagonista di una storia di tenace e coraggiosa lotta quotidiana, dal giorno della sua cattura da parte dei tedeschi nel 1943 sino al suo ritorno in Italia nel 1945.

Alle 17.00 (e non alle 17.30 come già annunciato) presso la sala Consiliare di Villa Errera in via Bastia Fuori, 58 a Mirano si svolgerà la presentazione del suo libro “Lotta per sopravvivere. La mia resistenza non armata contro il nazifascismo”, scritto per la Libreria Editrice Cafoscarina di Venezia nel 2007. Verranno letti alcuni di questa memoria storica di particolare interesse in quanto scritta da un marinaio semplice, non da un ufficiale, per non dimenticare e perché non si ripeta.

Luigi Baldan, nato a Sambruson di Dolo (VE) nel 1917, ma residente a Mirano dal 1954 ha scritto un libro di memorie sulla sua esperienza di internato militare nei campi di concentramento e di lavoro nazisti. È la storia vera di un marinaio, motorista, della Marina Militare italiana, durante la Seconda Guerra mondiale. Dopo essere stato catturato dai tedeschi nel porto di Sebenico in Dalmazia (ora Sibenik in Croazia), a seguito dell’armistizio dell’8 settembre 1943, viene internato prima a Bad Orb e poi a Francoforte sul Meno in Germania e infine a Sackisch - Bad Kudowa in Polonia, un sottocampo nazista di quello più tristemente noto di Gross-Rosen.
Come la maggioranza di tutti i militari italiani catturati dai tedeschi, nonostante la fame,le privazioni, le umiliazioni, le sofferenze e il massacrante lavoro nelle fabbriche belliche tedesche, respinge le continue proposte di aderire al nazifascismo. Nei campi nazisti lotta quotidianamente per sopravvivere, con tutti gli espedienti possibili. Di particolare importanza è la personale e solitaria "Resistenza senz'armi" attuata da Luigi, che riesce a sabotare, con perizia tecnica, le macchine operatrici utilizzate nelle industrie belliche tedesche ove è prigioniero, rischiando di essere impiccato.
Ma ciò che rende unica e particolare la sua storia è la testimonianza di solidarietà umana e di amore verso che soffre più di lui: rischiando la propria vita, Luigi aiuta e sfama coi pochi alimenti trovati, delle ragazze ebree internate nel campo di lavoro di Sackisch – Bad Kudowa in Polonia, le più perseguitate dai tedeschi, con l’umile convinzione di aver compiuto un atto di pietà.
Ritorna in Italia nel 1945, dopo quasi due anni passati nei lager nazisti, consapevole che il suo rifiuto a collaborare col nazifascismo e la resistenza senz’armi hanno contribuito a portare libertà e democrazia in Italia. È stato insignito dal Ministero della Difesa della “Croce al Merito di Guerra” e di “Volontario della Libertà”.

L’altruismo e il tempo riportano alla ribalta questi sentimenti attraverso il libro, frutto di alcuni anni di lavoro e ricerche storiche effettuate da parte del figlio Sandro.
È una “piccola” testimonianza di valore storico ed umano, costruita sulla ferma volontà di resistere alle violenze e alle folli ideologie nazifasciste. Rappresenta la prova di come gli uomini, nel passato, si siano aiutati al di là del credo religioso. È anche un importante messaggio di pace da tramandare alle nuove generazioni, perché “non si dimentichi e perché non si ripeta.”.
E’ un atto di doverosa “giustizia storica” nei confronti di quella generazione che negli anni 1943 – 45 venne privata di una parte della loro vita, per il rifiuto di aderire al nazifascismo e che, al loro ritorno in Italia, venne dimenticata dalla politica e dalla storiografia ufficiale.
Stemma del Comune di MiranoBiblioteca Comunale di Mirano (Ve)
Via Bastia Fuori
Barchessa di Villa Errera
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