Discarica Ca'Perale

 

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Sintesi delle osservazioni pervenute


Sono pervenute al Comune di Mirano e all’ATO competente 19 osservazioni, 2 formulate da associazioni (Italia Nostra, Punto di Incontro) e 17 da singoli cittadini, residenti per la maggior parte in abitazioni contermini il sito dell’ex discarica, sia in territorio comunale di Mirano, che di Mira (Marano).

Dall’analisi delle osservazioni emergono fondamentalmente 3 aspetti condivisi:

1) l’area dovrà essere caratterizzata da un importante intervento di piantumazione di alberi, su tutti e quattro i lati del sito; in particolare quello est, dove il progetto non prevede invece la piantumazione di quinte arboree;

2) è necessario garantire anche in futuro il monitoraggio ambientale dell’area, che si richiede attento e continuo, affinché non vi siano nuove perdite di inquinanti anche una volta conclusi i vari interventi riqualificativi. Si chiede poi il controllo delle reti di captazione del percolato e del biogas, in passato malfunzionanti. Dovrà essere garanito il periodico svuotamento delle cisterne di raccolta del percolato. Apposite torce dovrebbero inoltre limitare il più possibile la fuoriuscita di sostanze inquinanti;

3) è necessario che la riqualificazione sia tale da consentire una costante, ma economica, manutenzione del verde per evitare che la zona scada a zona di disagio e degrado. Per questo è necessario che si attui una corretta scelta delle specie utilizzate sia per la realizzazione della fascia boscata ed arbustiva, sia per la semina delle superfici prative. La ricomposizione ambientale dovrà essere composta prevalentemente da essenze autoctone e rustiche, principalmente arboree e in porzioni minori arbustive. Per la semina del prato si prevede la possibilità di utilizzare sementi locali, integrate con semine localizzate di specie prative da fiore (papaveri, fiordalisi, ecc.).
Per quanto concerne le funzioni attribuite al sito, molte attribuiscono all’area dell’ex discarica di Ca’ Perale una funzione prettamente ambientale a favore della fauna e del paesaggio, capace di esercitare un’importante azione di contrasto all’inquinamento atmosferico (effetto filtro verso il vicino passante autostradale) e in misura minore fonoassorbente. Alcune osservazioni respingono esplicitamente la proposta di investire l’area di una funzione ricreativa, di visitazione o di laboratorio didattico naturalistico, stante la vicinanza del sito con altri elementi detrattori presenti in loco, quali il passante e la futura possibile centrale dell’elettrodotto di Terna.