Civiltà e cultura di villa tra "700 e 800" a Mirano e nella terraferma veneziana

copertina monografia dedicata alla mostraImmerso nel verde dei numerosi parchi, attorniato dai naturali laghetti, sorge, a Mirano, un microcosmo di Ville Venete capace di affascinare il visitatore più esigente al pari della celebrata Riviera del Brenta. Ed è proprio l'entroterra veneziano la cornice raffinata e privilegiata nella quale si inserisce la grande esposizione pittorica.

Esposizione unica nel suo genere e capace di ricostruire il clima di fermento culturale che si respirava e che, in un certo senso si è sviluppato, nei centri della terraferma ai margini di Venezia. Il curatore della mostra, Mario Esposito ha cercato, per l'appunto, di far rivivere il milieu artistico-culturale che animava Mirano tra il 1700 e il 1800.

Un mondo fatto di artisti ed intellettuali che, ritirati nelle loro Ville, poco lontane da Venezia, sperimentavano nuovi stili dando vita a capolavori immortali dell'arte italiana. Il clima di fermento culturale ed artistico di quei due secoli ha subito le più diverse influenze e solo l'atmosfera sempre intatta delle Ville Miranesi è riuscita a razionalizzarle rendendo l'arte dei numerosi artisti operanti nel territorio eterna.

La mostra si propone, quindi, il duplice scopo di esplorare, da una parte il grande patrimonio culturale-artistico di due fra i più prolifici secoli della storia di Venezia e dall'altra di fornire un vero e proprio spaccato storico-sociale di quel grande salotto di ville che è stato, per gli intellettuali dell'epoca, questo territorio.

Sono oltre un centinaio le opere esposte tra dipinti, disegni, incisioni e mappe catastali, alcune delle quali in anteprima assoluta perché provenienti da collezioni private, altre gentilmente prestate da alcuni fra i più prestigiosi musei d'Europa tra i quali il Louvre di Parigi e l'Hermitage di San Pietroburgo e per la prima volta, dopo quasi due secoli, nuovamente in Italia, proprio nei luoghi nei quali sono state concepite e dai quali sono state ispirate.

La mostra non poteva non ricordare i Tiepolo che sono idealmente presenti, nell'esposizione: Giandomenico col prezioso disegno del Louvre "Paesaggio con coppia" facente parte della raccolta di disegni "Vita contemporanea" realizzato proprio nella villa di Zianigo; Lorenzo presente con la celeberrima incisione " l miracolo di S. Antonio" tratto dal dipinto di Giambattista conservato nella Chiesa arcipretale di Mirano.

Vera e propria novità della mostra è la ricomposizione della "Quadreria" di Pietro Longhi, già della collezione Grimani Morosini dell'omonima villa di Martellago.
Infatti dal Museo di San Pietroburgo è giunta in mostra "La ventola maliziosa" mancante alla collezione di Ca' Rezzonico.
Segue poi la serie di splendide incisioni di Canaletto sulle vedute della Riviera del Brenta con un percorso ideale da Mestre, Piazza Barche, a Padova, Prato della Valle.

Dopo diversi decenni sono tornate inoltre a Mirano, per l'occasione, alcune opere di importanti artisti come Andrea Celesti e Bernardino Bison già presenti in importanti ville di Mirano.
Per la prima volta, inoltre, verrà proposta in maniera accurata una cospicua serie di opere di Giannandrea Rusteghello che proprio a Campocroce di Mirano possedeva una villa nella quale amavano radunarsi alcuni tra i più importanti maestri ottocenteschi dell'Accademia delle Belle Arti di Venezia come Odorico Politi, Sebastiano Santi, Michelangelo Grigoletti, quest'ultimo maestro di Francesco Zandomeneghi e Guglielmo Ciardi della scuola dei Macchiaioli.

La mostra comprenderà, anche, l'esposizione di un nutrito nucleo di opere pittoriche comprendenti tra l'altro alcune pale d'altare provenienti da chiese e oratori campestri del territorio miranese.
Quindi si riscopre la figura di Domenico Paghini veneziano di nascita, ma che influenzò decisamente la vita artistica friulana della prima metà dell'Ottocento. Paghini soggiornò per diverse estati a Mirano in una villa, molto probabilmente appartenuta ai Giustinian Recanati. Dell'interessante artista d'adozione friulana sono emerse diverse interessanti novità dalla Biblioteca Civica di Udine rappresentate da una cospicua raccolta di disegni che, accanto alla firma dell'autore, portano delle simpatiche note su Mirano.
Dell'esposizione fanno parte anche alcune opere di Vincenzo Chilone, il più valido dei canalettiani, che nella villa Erizzo Belvedere affrescò tre "vedute di villa" ancora in loco.
La Mostra si avvale di un comitato scientifico che vede tra i suoi componenti, tra gli altri, Lionello Puppi, Manlio Brusatin ed è corredata da un catalogo edito da Marsilio con contributi scientifici di importanti personalità del mondo accademico e museale.

La mostra Civiltà e cultura di Villa tra 700 e 800 - a Mirano e nella terraferma veneziana prevede anche la stampa di una monografia sulle settantadue Ville di Mirano che uscirà a settembre.